Le mamelon enchanté
Donato Amstutz / Jérémie Blanes / Giuseppe Chiari / Carmelo Cutuli / Alex Hanimann / Hans Hartung / Sebastiano Impellizzeri / Sam Kautsch / Ingeborg Lüscher / Eugen Adolf Maurer / Gianluca Monnier / Sonja Maria Schobinger / Andro Wekua / Albert Edgar Yersin
26 gennaio - 21 aprile 2024
La grammatica visiva è, e sarà in futuro, una delle grandi sfide e tema di discussione, attorno alla lettura dell’arte come fenomeno filosofico e sociale. Decriptare gli aspetti evolutivi in stretto rapporto al linguaggio artistico non viene meno agli impegni morali di una società moderna e consapevole, che cerca nell’intelligenza artificiale una ragione per ridefinire quella artigianale, in bilico tra il vitello d’oro della virtualizzazione digitale e la dimensione encefalo-tattile.
LE MAMELON ENCHANTÉ (Il capezzolo incantato), opera calcografica eseguita nel 1947 da Alber Edgar Yersin (1905-1984), è lo spunto surreale, da cui partire per una Chambre des curiosités tra dimensione onirica e realtà tattile, dove, a essere messo in gioco, è il responso civico o la responsabilità civile della persona all’interno di una società del nulla, inibitoria e sempre meno incline alla capacità critica; una società anonima, entro la quale teorie e teoremi soppiantano brutalmente la corporalità.
Seguendo questo filo rosso, si propaga – come in una lettera d’amore – la Wunderkammer, che tenta – al pari di un muto grido d’amore e di vita – di dare una senso alle opere selezionate ed esposte al visitatore, prima ancora che all’autore medesimo. E nella scala dei valori, ci si potrebbe chiedere, se l’asfissiante quanto critica globalizzazione sia riuscita a riportare l’uomo dentro sé stesso.
Mario Casanova, Bellinzona, 2023.
Sam Kautsch (1947), Das Paar, 1975 ca. Installazione, assemblaggio di oggetti, dimensioni variabili. Collezione privata, Svizzera.
Dove
MACT/CACT
Museo e Centro d’Arte Contemporanea Ticino
Via Tamaro 3, Bellinzona.
Orari
Venerdì, sabato, domenica
14:00 – 18:00
Ingresso
CHF 6.00