L’idea della curatrice della mostra è di presentare al pubblico autori svizzeri operanti nelle regioni italiana, tedesca e romanda, non escludendo però qualche importante esponente della fumettistica internazionale. Gli intenti alla base di tale manifestazione sono quelli di mostrare un insieme di tavole originali di autori svizzeri e stranieri. Essa si propone di evidenziare l’esistenza di una forma d’arte, che purtroppo nel nostro Cantone ancora non viene considerata tale, negando così la ormai evidente pertinenza con la tradizione pittorica e rappresentativa dell’arte pura. L’importanza di una tale esposizione va infatti ricercata proprio nel parallelismo fra le opere esposte ed il contesto culturale degli artisti che le hanno prodotte. Ciò mette in luce come la tradizione iconografica colta – ad esempio l’effetto esercitato dall’espressionismo sui disegnatori tedeschi – abbia in qualche modo influenzato gli attuali autori di fumetti. O viceversa, come nel caso dell’artista Roy Lichtenstein, che negli anni ’60 ha ampiamente attinto dal fumetto, dandone una diversa rilettura.

Il fumetto in realtà, è un genere d’arte, che comprende la pittura, la fotografia, l’illustrazione e la computer graphic, la cui scelta iconografica attinge sempre più spesso alla psicanalisi, all’antologia e alla filosofia.

Si considera quindi legittimo far conoscere più a fondo al pubblico questo genere d’arte soprannominata la 9. arte, che, comunque, continua a crescere ed ad influenzare nuove generazioni, nonché rimanere fedele agli affezionati amatori di questa vena creativa.

Ciò che rende contemporaneo il fumetto, sia a livello formale che contenutistico, è l’apporto ludico, caricaturistico legato alle gesta quotidiane, che ogni singolo osservatore-lettore interpreta in modo semplice e individuale, la facilità del pubblico di addentrarsi in un contesto di vita, la libertà di immaginare una realtà che diventa utopia e di conseguenza trasgredire da tutto ciò che è razionale, che osa trasformare ed inventare nuove alternative di vita.

Ed è a volte proprio per queste caratteristiche, che si creano strani pregiudizi verso questa forma d’Arte ignorata.

Gli artisti selezionati vanno da autori già affermati come Benito Jacovitti, Milo Manara, Moebius a più giovani quali Roberto De Angelis, Luca Enoch, Giuseppe Palumbo, Massimo Rotundo, Marco Soldi, Angelo Stano e altri: essi sono affiancati da giovani disegnatori svizzeri, alcuni dei quali hanno già pubblicato dei libri.

Mario Casanova, 1999

Ph MACT/CACT.