Martin Disler / Xilografie

Martin Disler

Xilografie

14 maggio - 6 agosto 2023

MARTIN DISLER (1949-1996) è sicuramente da contare tra i maggiori rappresentati svizzeri ed europei del Neo-espressionismo nato in Europa a cavallo tra gli anni 1970 e 1980.

Parallelamente alla Transavanguardia italiana, di cui Achille Bonito Oliva fu uno strenuo sostenitore, e i Neue Wilden tedeschi, Disler è una parte importante di uno degli ultimi movimenti storici collettivi del 1900, che hanno saputo dare al panorama artistico di quegli anni quell’energia di crescita e sviluppo per molte generazioni future, tra cui la mia. L’energia, che permea questo spaccato di fine secolo, segna il ritorno preponderante della pittura all’interno di un panorama connotato prevalentemente dall’arte concettuale e minimale. E ciò avviene con delle modalità forti e radicali, a marcare i confini tra un passato stanco e un futuro che si disegnava.

Di Martin Disler, scomparso prematuramente a soli 47 anni, il MACT/CACT presenta una selezione di xilografie, incisioni su legno di grande formato, realizzate nel 1988.

L’importanza di questi lavori a carattere calcografico e in tiratura molto limitata risiede nello slancio e nell’irruenza, con cui l’artista svizzero incise le tavole di legno, usando qualsiasi tipo di corpo tagliente e aggressivo, al fine di incidere la lastra lignea, quasi la superficie fosse una scultura da modellare o un muro da abbattere. Al di là dei temi consueti tipicamente disleriani, legati prevalentemente al rapporto tra vita e morte, tra erotismo e desiderio inconscio, queste opere – forti per segno e contenuto – rappresentano i disagi di una generazione abbandonata dalla Storia e ormai orfana delle proprie radici.

In una fase, quella odierna, dove gli anni 1980 sono nuovamente al vaglio di una riscoperta e ricollocazione storica, l’opera di Martin Disler rappresenta più che mai il risveglio di una energia, che ha segnato il vigore e la catarsi più alte dell’arte degli ultimi cinquant’anni.

Mario Casanova
Bellinzona, 6 marzo 2023.

Martin Disler (1949-1996), EINE HAND ZERDRÜCKT DIE LAUS, 1988. Xilografia su carta giapponese, ed. 4/7, numerato in basso a sx, firmato e datato in basso a dx, 55.3 x 49 cm (92.5 x 63.5 cm). Collezione privata, Svizzera.

Dove

MACT/CACT

Museo e Centro d’Arte Contemporanea Ticino

Via Tamaro 3, Bellinzona.

Orari

Venerdì, sabato, domenica

14:00 – 18:00

Ingresso

CHF 6.00

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