The perfectly superfluous Art of Collecting. La società del sentimento.
Katia Bassanini / Maurizio Bolognini / Carlo Buzzi / Giuseppe Chiari / Martin Disler / Felice Filippini / Mauro Ghiglione / Francesca Guffanti / Alex Hanimann / Christian Jankowski / Elke Krystufek / Gunnar Müller / Shahryar Nashat / Paolo Ravalico Scerri / Silvano Repetto / Valter Luca Signorile / Mauro Valsangiacomo / Massimo Vitangeli / Andro Wekua
9 agosto – 28 settembre 2008
Con l’esposizione The Perfectly Superfluous Art of Collecting. La Società del Sentimento il CACT mette in mostra opere da collezioni private, ribadendo la necessità di coinvolgere collezionisti o collezioni nelle attività di un’istituzione museale pubblica o privata. Questo per quanto riguarda soprattutto le ultime tendenze dell’arte contemporanea.
A tale proposito è stato fondato il MACT Museo d’Arte Contemporanea Ticino, che si pone l’obbiettivo di incentivare tali rapporti, evidenziando così l’esistenza di un fermento, anche se ancora troppo latente, alle nostre latitudini. Il MACT è inizialmente un concetto di istituto che non ha una propria collezione, ma che si impegna, affinché vi si organizzino mostre tematiche con il contributo di collezionisti. È il primo importante passo verso la creazione di un museo per l’arte contemporanea, che – così come è impostato – non intende perdere le grandi opportunità curatoriali, parallelamente alla rilettura storica dell’arte.
Mario Casanova, 2008
Ph MACT/CACT.
Dove
MACT/CACT
Arte Contemporanea Ticino
Via Tamaro 3, Bellinzona.
Orari
Venerdì, sabato, domenica
14:00 – 18:00